Yo no naka wa
izure ka sashite
waga naramu
yukitomaru o zo
yado to sadamuru.
In questo mondo
esiste forse una dimora
che si possa dire nostra?
Avrò come casa il luogo
dove portano i miei passi.
Anonimo
Kokinwakashū, 987
Traduzione di Maria Teresa Orsi.