Uno haiku per luglio.

 

Un fiumicello fra i pini. Giappone, estate 2009.

 清滝や波に散りこむ青松葉。 

kiyotaki ya

nami ni chirikomu

ao matsuba

 

Sulla corrente limpida di Kiyotaki,

cadono, e si sommergono,

i verdi aghi di pino.

 

Matsuo Bashō

(1644-1694)

Traduzione di Muramatsu Mariko.

Questo celeberrimo hokku (termine più corretto, in riferimento a Bashō,  rispetto all’usuale haiku) sulla freschezza delle acque estive, composto nel 1694, è stato oggetto da parte del poeta di numerosi rimaneggiamenti che lo tennero impegnato fino a pochi giorni dalla morte, avvenuta a Ōsaka nel novembre di quello stesso anno. Il toponimo Kiyotaki, che si riferisce a un corso d’acqua sulle montagne attorno a Kyōto, ha il significato di “cascata limpida”. Ciò ha dato origine a traduzioni più “libere”, come la seguente:

La chiara cascata –

gli aghi di pino verdi

cadono tra i flutti.

(Traduzione di Peter Otiv Norton)

 

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