I grandi 4 e 9
Il calendario, che distingue sotto il nome di “grandi 4 e 9” il quattordicesimo giorno della lunazione e l’ultimo, li riserva, uno e l’altro, alla manutenzione degli ambienti. Quel giorno, ognuno ha diritto a fare il pigro: può aspettare l’alba prima di alzarsi. Metterà poi a profitto il resto della mattinata, dopo la rasatura del cranio, procedendo alle grandi pulizie dell’interno e dell’esterno del padiglione di meditazione. Nel pomeriggio, nulla impedisce di andare in città per qualche commissione privata.
Designati in tutte le società come il luogo della massima impurità, i gabinetti ricevono nel tempio, di cui costituiscono uno dei sette padiglioni, il nome di “ufficio dell’Est”. Vi si venera una divinità buddhista: è Ususama Myoō, che aiuta a purificare il luogo.
Il compito in se stesso non ha nulla di esaltante ma, finché la nostra misera condizione umana non avrà trasceso la sua impurità fisica e spirituale, ci sarà bisogno di affidare a delle persone la cura di questa pulizia. Il tempio zen esorta questi servitori dell’ombra a fare di ciò un tesoro di meriti nascosti. Occuparsi delle latrine di un monastero permette di progredire e di guadagnare in virtù. Persino per chi è pervenuto al Risveglio, gli esercizi pratici devono corrispondere alle sue conoscenze teoriche. Si è lontani dalla corvée che si impone al novizio: guardate questi monaci, sbiancati sotto l’imbracatura, sistemato il loro futon, prendere di nascosto il cammino verso quei luoghi isolati che vanno a pulire, per tornarsene poi carichi di meriti. È alle toilette che si pratica l’esercizio dello zen! Non c’è che da vedere con quale spirito di emulazione i giovani novizi vogliono recarsi presso Myoō per apprendere a purificarsi corpo e anima.
Satō Giei
(1920-1967)
Fonte:
Satō Giei, Journal d’un apprenti moine zen (Unsui nikki, 1966),
traduit du japonais par Roger Mennesson, Arles, Philippe Picquier, 2010, pp. 76-77.
Edizione giapponese pubblicata da The institute for Zen studies nel 1972.
❖Mia traduzione “di servizio” dall’edizione in lingua francese.
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