Calendario Hiroshige. Una veduta di Edo a settimana. Ōhashi Atake no yūdachi.

Andō Hiroshige, Ōhashi. Acquazzone ad Atake (Ōhashi Atake no yūdachi), 1857.

Un violento e improvviso scroscio di pioggia sorprende uomini e donne sull’alto arco di un ponte gettato sul Sumidagawa e li spinge ad affrettare il passo. Il cielo si è fatto improvvisamente scuro e grosse gocce di pioggia colpiscono con violenza il legno del ponte, le figurette che cercano di ripararsi maldestramente (chi reca un ombrello, chi indossa un mino, mantello di paglia utilizzato tradizionalmente dai contadini per ripararsi dalle intemperie) e la superficie del fiume in cui un solitario barcaiolo spinge la sua zattera di tronchi fluttuanti lungo la corrente, affondando il suo palo nell’acqua. Ha appena oltrepassato l’area conosciuta all’epoca con il nome di Atake, di cui Hiroshige qui raffigura il nuovo grande ponte (shin ōhashi).

L’artista evoca qui magistralmente uno yūdachi di fine estate, una improvvisa discesa serale del kami del tuono, uno di quei temporali estivi violenti ma brevi che spesso giungono verso sera e che, dopo aver scaricato un’imponente quantità di pioggia, se ne vanno in fretta, lasciando il cielo chiaro e terso come non mai.

Capolavoro indiscusso della serie, questa veduta ha un elevato significato simbolico per gli amanti della storia dell’arte: la copia di questa stampa, fatta ad olio su tela da Vincent Van Gogh e conservata ad Amsterdam è l’omaggio di un grande artista a un grande artista e rappresenta come nessun’altra il debito che l’arte europea della fine del XIX secolo sentiva nei confronti di un grande maestro e della tradizione artistica nipponica. Il sogno di Giappone degli artisti europei si alimentava alla fonte pressoché inesauribile delle stampe che giungevano nei porti francesi e che prendevano le vie più disparate, dalla bottega dell’antiquario allo studio di un pittore, al salotto borghese in vena di chinoiseries.

 

Andō Hiroshige (1797-1858), Meisho Edo hyakkei (Cento vedute di luoghi famosi di Edo, 1856-1858).

 

 
Vincent Van Gogh, Japonaiserie: ponte sotto la pioggia, olio su tela, Parigi, settembre-ottobre 1887. Amsterdam, Van Gogh Museum.

 

Lo so, siamo ormai in autunno e questa è una stampa che fa riferimento alla stagione estiva ma…

La pioggia che scroscia violenta in questo pomeriggio autunnale mi riporta con la mente alla pioggia che ci accolto al nostro arrivo a Tōkyō, in un caldo e umido mattino di inizio agosto, l’estate scorsa. Ho ricordato questo ukiyoe. E ho ricordato Van Gogh.