Dopo tutto, non c’erano allora così tanti turisti, a Takayama. Passeggiavamo per il mercato del mattino in tutta tranquillità, sostando davanti alla bancarelle per assaggiare una specialità, per scambiare quattro chiacchiere con le venditrici provenienti dalle campagne attorno. I ciliegi erano al massimo del rigoglio e il ponte rosso su cui immancabilmente sostavano i fotografi dilettanti in gita, costituiva un gradevole contrappunto cromatico. La primavera ci regalava i suoi giorni migliori.