Quando il caldo ci toglie tutte le energie e abbiamo panorami e incontri e luoghi negli occhi un po’ stanchi dal viaggio, ci fermiamo qui, in questo piccolo porto sul Setonaikai. Una cittadina di pescatori, di templi, di scrittori, di cinema. Grandi e piccoli templi sulla collina dominano Onomichi e le isole boscose del Mare Interno. Paesaggi amati dal cinema giapponese che spesso li ha scelti come fondale per le proprie storie. Uno su tutti: Tōkyō monogatari di Ozu, paesaggi del 1953…
Uno stretto sentiero fra gli edifici sacri è punteggiato di pietre in cui sono incisi haiku e waka, un percorso poetico che attraversa lo spirito e placa lo sguardo.
Nessuna spiaggia, ma reti di pescatori e piccole barche ormeggiate, e un traghetto su cui si lanciano senza quasi fermarsi le bici degli studenti nella divisa estiva. Piccoli ristoranti si illuminano, nella sera estiva e i loro menu calligrafati sono un sfida cui ci si abbandona con piacere.
Qui riposiamo il tempo di riprendere le forze e salire sullo shinkansen, pronti per nuovi paesaggi, per nuove scoperte.