Croccantini misteriosi
Komachiae
Preparazione: 20 minuti
Cottura: 5-7 minuti
120 g di pelle di pollo . 1 cetriolo . 2 cucchiai di sake . 1 cucchiaio di sesamo tostato . 2 cucchiai di aceto . 2 cucchiai di brodo dashi . 1 cucchiaio di zucchero . 1 cucchiaio di salsa di soia . sale. peperoncino
Grattare la pelle di pollo con un coltello per togliere il grasso sottopelle, tagliarla a striscioline sottili e farla saltare in padella col sake e 1 pizzico di sale, finché risulta croccante e ben arricciata. Scolare via il grasso. Lavare e pelare parzialmente il cetriolo, tagliarlo a strisce sottili lunghe 5 cm, passarlo sotto l’acqua fredda e scolarlo.
In una ciotola mescolare l’aceto, il brodo dashi, lo zucchero e la salsa di soia, unire le fettine di cetriolo e i riccioli croccanti di pelle di pollo e mescolare bene. Servirne una piccola porzione in ciotoline alte, spargendovi sopra i semi di sesamo e, a gusto, del peperoncino tritato o a listarelle.
Chiedete ai vostri ospiti di indovinare l’ingrediente principale di questo piatto: difficilmente capiranno che si tratta di semplice, povera, ma gustosa pelle di pollo.
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Scrive Graziana Canova Tura a corredo della ricetta: ” Mi sono sempre chiesta perché questa ricetta si chiami così. Komachi è il nome di una poetessa del IX secolo, dalla bellezza leggendaria, e non si capisce quindi l’accostamento alla pelle del pollo.”
Ma siccome, scrive sempre Graziana, è la poetessa giapponese che ama di più e siccome anch’io amo molto la poesia di Ono no Komachi, trovate qui un suo profilo:
https://www.rossellamarangoni.it/onna-donne-giapponesi-passioni-giapponesi-2-ono-no-komachi.html
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La ricetta dei komachiae è compresa nel prezioso manuale di Graziana Canova Tura
Milano, Ponte alle Grazie, 2015.