Fiori di lespedeza e campanule alludono all’autunno, la luna piena è quella più bella dell’anno, la donna, una classica bellezza femminile tipica dell’era Kanbun (1661-1713) o Kanbun bijin, contempla assorta la bellezza della serata dall’engawa. In questo dipinto a inchiostro e colori su carta, di autore anonimo, tutto è suggerito. E tutto è sottilmente allusivo.
Ricordo alcuni versi, contemporanei al dipinto:
名月や
畳の上に
松の影。
Meigetsu ya.
Tatami no ue ni
matsu no kage.
Notte di luna piena.
Sul tatami
l’ombra di un pino.
Enomoto Kikaku
(1661-1707)
(La traduzione è mia.)