DOVE e QUANDO: parlo di Marguerite Yourcenar.

Mia rielaborazione da un ritratto fotografico della giovane Marguerite.
Mia rielaborazione da un ritratto fotografico della giovane Marguerite.


Quando mi vien chiesto quale sia la scrittrice che io ammiri di più, è il nome di Murasaki Shikibu che mi viene subito alla mente, con un rispetto e una reverenza straordinari. È veramente la grande scrittrice, il grandissimo romanziere giapponese dell’XI secolo, vale a dire di un’epoca in cui la civiltà era al culmine in Giappone. Insomma è il Marcel Proust del medioevo nipponico: una donna che ha il genio, il senso dei cambiamenti sociali, dell’amore, del dramma umano, del modo con cui gli esseri sbattono contro l’impossibile. Non si è più  fatto di meglio in letteratura.”


Marguerite Yourcenar, lettera a Kondo Nobuyuki, redattore capo della rivista Umi, del 26 gennaio 1969, fondo Harvard. Citata in Josyane Savigneau, L’invenzione di una vita: Marguerite Yourcenar.  Torino, Einaudi, 1991, p. 383.


 

 

L’Associazione culturale INIZIATIVA DONNA in collaborazione con L’Altra Libreria

presentano:

Venerdì 18 marzo, ore 21

Abbiategrasso, ex-sala consiliare di piazza Marconi

 

“Sui mari della storia e del tempo”: un incontro con Marguerite Yourcenar


“Ci imbarchiamo con Lei sui mari della storia e del tempo”, così lo scrittore Jean d’Ormesson accoglie Marguerite Yourcenar (1903-1987) fra gli immortali dell’Académie Française. Lei è l’unica donna, la prima, ad essere ammessa nel consesso esclusivo dei grandi delle lettere francesi. Perché quella della Yourcenar è un’avventura dello spirito fra le più elevate. Scrittrice, poetessa, autrice teatrale, traduttrice, Marguerite Yourcenar fu soprattutto instancabile viaggiatrice, ricreatrice di mondi e della storia, una storia, quella classica in particolare, che costituì la fonte inesauribile cui si abbeverò il suo talento ineguagliato di scrittrice. Un’esperienza umana, quella di Marguerite, che si identifica con quella letteraria e si inserisce nella storia: la storia delle generazioni che l’hanno preceduta, nella trilogia dedicata a ripercorrere le origini della sua famiglia (Il labirinto del mondo), la storia esemplare degli uomini, come nei ritratti straordinari dell’imperatore Adriano e di Zenone il saggio, l’eretico protagonista de L’Opera al nero o nei personaggi ricreati dal mito, come Antigone o Clitemnestra in Fuochi. Questo incontro con Marguerite vuole allora introdurre al mondo composito e suggestivo dei temi della scrittrice alla ricerca di ciò che si nasconde dietro  alla scrittura magistrale, allo stile potente, lucido e al contempo lirico: l’aspirazione verso qualcosa di più nobile ed elevato, verso l’universale, con la consapevolezza di un’esperienza, quella umana, condivisa e totalizzante, quasi a ribadire, una volta per tutte, l’espressione di Terenzio: “nulla di ciò che è umano mi è estraneo.”