Proprio in fondo alla strada dove abitiamo quest’anno, rue de la Fédération, e poco lontano dalla tour Eiffel, in quella place de Kyōto che si affaccia sulla Senna, è la Maison du Japon, la cui facciata crea un leggero semicerchio di vetro e acciaio, elegante e aereo.
Biblioteca, centro di esposizioni, sede di corsi di lingua e cultura giapponese, di spettacoli e di proiezioni cinematografiche, capace di coniugare la cultura classica con al cultura pop come ben poche istituzioni ufficiali sanno fare, la Maison du Japon ha regalato fino a ieri una piccola mostra preziosa sulla cittadina di Hiraizumi, località del Tōhoku fortunatamente risparmiata dal grande terremoto e tsunami del marzo scorso.
Hiraizumi possiede gioielli architettonici importantissimi legati al periodo Heian, fra tutti il tempio d’oro Chūsonji, legato al buddhismo della Terra Pura, centro di un complesso monastico meta continua di pellegrinaggio e il giardino del Mōtsūji, unico esempio – e quanto prezioso – di un tipo di giardino creato per evocare il paradiso del buddha Amida, quella Terra Pura in cui tutti coloro che si sono affidati con fiducia al suo potere salvifico potranno rinascere. Un giardino che risale al 1150 e racconta molto delle concezioni paesaggistiche e dei presupposti religiosi che soggiacevano ad esse, in quell’epoca.
Hiraizumi è un luogo speciale, sì, me lo ricordo. Nel viaggio verso il nord del 2001 ci era capitato di incrociare in alcune occasioni i percorsi del grande poeta Matsuo Bashō, sullo stretto sentiero dell’Oku.
Anche a Hiraizumi, sulla collina dei templi, una statua di pellegrino nascosta nel bosco testimonia del suo lontano cammino per quei sentieri.
Dalla collina lo sguardo erra sulla risaie, là dove un tempo era il campo di battaglia, là dove Bashō aveva visto “il resto del sogno di antichi guerrieri”.
Ora, Hiraizumi è stata accolta proprio quest’anno fra i luoghi che l’Unesco considera “patrimonio dell’umanità”.
C’est beau.
Proseguo domani.
Ma intanto annoto.
Letto in metropoilitana:
Nous aimons, nous soutenons:
La solitude, nous sommes tous la solution.