Tōfu di uova
Tamagodōfu
Preparazione: 10 min.
Cottura: 30 min.
4 uova piccole . stesso volume di brodo dashi . 1 cucchiaino di mirin . 1 cucchiaino di salsa di soia del tipo usukuchi . sale
Per il condimento:
1 tazza di brodo dashi . 1 cucchiaino di salsa di soia . sale . 4 fettine di buccia di limone oppure qualche foglia verde (mitsuba, menta, prezzemolo o altro)
Le dosi sono per 4 persone.
Sbattere le uova come per una frittata, unire altrettanto volume di brodo dashi, il mirin, la salsa di soia e 1 pizzico di sale. Prendere uno stampo apposito o uno da tōfu (rettangolare) e versarvi il liquido, facendolo scolare attraverso una garza o un pezzo di tela inumidita. Togliere la schiuma con una spatola o un coltello liscio.
Mettere lo stampo nella pentola a vapore, sistemandolo su uno strofinaccio che debordi in modo da poterlo sollevare, inumidire un altro strofinaccio, strizzarlo bene e disporlo sulla pentola, appoggiandovi poi il coperchio in modo che copra soltanto i tre quarti dell’apertura. Cuocere a fuoco dolce per 25-30 minuti. Nel frattempo mescolare gli ingredienti del condimento e versarlo in 4 ciotole a fondo basso. Tagliare la buccia di limone a forma di “ago di pino”.
A fine cottura togliere lo stampo dalla pentola, lasciarlo intiepidire e poi, con molta delicatezza, estrarre il tōfu, tagliarlo in 4 pezzi quadrati e disporli nelle ciotoline già preparate con il condimento. Guarnire con la buccia di limone oppure con una fogliolina verde.
=> Fate attenzione al colore delle ciotole: devono essere possibilmente scure e comunque di colore contrastante col giallo pallido del tamagodōfu.
=> Questo piatto estivo, di rara delicatezza, viene servito nei pranzi più raffinati.
Questa e altre squisite ricette ci sono proposte da Graziana Canova Tura nel suo prezioso manuale:
Il Giappone in cucina
Nuova edizione riveduta e aggiornata
Milano, Ponte alle Grazie, 2006.
NB:
Questo indispensabile manuale è attualmente in fase di esaurimento nelle librerie ma se ne prevede una prossima ristampa. Ce la auguriamo tutti!