Un waka per novembre. Versi di un dramma nō…

La grande porta del Nanzenji all'imbrunire. Una sera dolce di viaggio che non dimenticheremo. Kyoto, marzo 2013.

In questa notte d’autunno in sé sì triste,

in quest’antico tempio, lontano a sguardi umani,

sui pini del giardino il vento scorre e la notte,

la luna calante sullo spiovente erboso,

nel volto che in segreto rimembra

il tempo lontano, trascorso e dimenticato,

chissà fin quando mai trascorrerà senza attese.

Davvero, di tutto agli uomini solo il ricordo

rimane, in questo mondo…

 

Zeami Motokiyo

(1363-1443)

(dal dramma  Izutsu*)

 

Traduzione di Bonaventura Ruperti.

Da Paola Cagnoni, Scritti teatrali, a cura di Bonaventura Ruperti, Venezia, Cafoscarina, 2006.

 

Izutsu, stampa di Tsukioka Kōgyo (1869-1927) della serie Nōgaku hyakuban.

* Izutsu (“La vera da pozzo”) è un dramma composto da Zeami ispirato allo Ise monogatari (periodo Heian, fino X sec.): una fanciulla racconta a un monaco la storia di Ariwara no Narihira e del suo amore per la figlia di Ki no Aritsune. La notte il religioso sogna lo spirito della donna mentre avanza danzando fra le erbe autunnali indossando la veste (noshi) e il copricapo di Arihira fino ad affacciarsi alla vera di un pozzo alla ricerca dell’immagine riflessa dell’amante. Al risveglio del monaco il fantasma è già scomparso.