Macchie di colore proprio sotto la superficie dell’acqua. No, si muovono, scivolano, boccheggiano: le macchie sono vive. E, attorno a loro, ondeggiano i petali caduti dai ciliegi che si rispecchiano nello stagno e al minimo alito di vento cedono i fiori, a poco a poco. In mezzo al giardino, sullo stagno, si getta zigzagando un ponte a livello dell’acqua, una passerella, meglio, e se sostate un poco appoggiandovi alla balaustra di legno, ecco che a frotte arrivano le carpe, spalancando le piccole bocche, in attesa… Colori brillanti si mescolano al bianco e al rosa e l’acqua, d’improvviso, scompare.