Hagaki. Cartoline dal Giappone. Gli aceri ad Arashiyama.

 

 

Il ponte di Arashiyama avvolto dalla nebbia d’autunno.

Da un portfolio acquistato a Kyōto nel 2009.

 

Celebre per le foreste di bambù e i boschi di aceri, Arashiyama è una collina boscosa a ovest di Kyōto.

Ricordo uno dei primi viaggi in Giappone, la visita allo splendido tempio zen fondato dal grande maestro Musō Kokushi, il Tenryūji, la distesa di sabbia del karesansui che lo sguardo abbracciava dall’engawa del padiglione dell’abate, lo stagno a forma del kanji di cuore (shin, kokoro) circondato da pietre, bellissime.

Ricordo una breve passeggiata fra i fusti di bambù giganteschi, dalle cime lontane. E il suono sordo provocato dal vento. Una musica. Indimenticabile.

Ricordo una visita al laboratorio di un maestro di kimono. Stava dipingendo con un sottile pennello un tessuto disteso su un tavolo basso. E noi inginocchiati davanti a lui, in religioso silenzio, come davanti a un altare.

Ricordo Arashiyama.