Con il Tōhoku nel cuore penso a quanto sia crudele la primavera. Quella del 2011 in Giappone, quella di tutto il mondo – oggi.
Così come immagine di bellezza oggi scelto il Daibutsu di Kamakura.
Colui che è stato definito dalla poetessa Yosano Akiko l’uomo più bello del Giappone è ancor più bello fra i ciliegi di aprile.
Ma è il suo sguardo dolce e compassionevole che trattengo oggi, come una promessa che questa crudele primavera si tramuterà in stagione di rinascita.
Coraggio a tutti noi!