DOCUCITY
presenta
ANIMAZIONI DAL GIAPPONE
Giovedì 9 maggio, ore 17.30
al WOW Spazio Fumetto di Milano
viale Campania, 12
Il Festival Docucity – Documentare la città dell’Università degli Studi di Milano – Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione e Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali, in collaborazione con WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine Animata, presenta in anteprima nazionale una selezione di originali animazioni nipponiche, realizzate da studenti del Dipartimento di Design e Video Media della Tōhoku University of Art & Design.
S’intende così dare rilievo alla nuova produzione audiovisuale giapponese, un settore artistico che riscuote notevole seguito anche in Italia e in cui un ruolo molto importante ricoprono accademie e università specializzate, che spesso si dimostrano culla di giovani talenti.
A essere proposti saranno quattro cortometraggi che si fanno espressione di altrettante personalità e stili d’animazione. Si passa da un’opera come Yugejii di Shiho Sawamura, i cui protagonisti sono due personaggi dai caratteri tipicamente anime, a Gioco di carte di Maeda di Yuka Maeda, dove per raccontare le fasi di un’immaginaria partita di carte si mescolano estetiche proprie della moderna computer grafica e del tradizionale disegno animato.
L’animazione diventa però anche lo spunto per indurre lo spettatore a riflessioni su temi universali come accade ne La scala dell’aula di Tomori Yanagiya, dove la storia di una studentessa accerchiata da ombre si fa metafora del difficile cammino di crescita e solitudine che accompagna i giovani nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Lava di Hiroko Funayama, invece, attraverso un susseguirsi ritmato d’immagini apparentemente slegate, offre lo spunto per riflettere sul tema della globalizzazione.
A seguire verrà presentato il documentario La città di Minamisoma a Genchōku di Tatsuya Oka, anch’esso realizzato da uno studente della Tōhoku University of Art & Design. Si restituisce così un ulteriore punto di vista sulla cultura nipponica e su un dramma che ha fortemente colpito questa popolazione, quale lo tsunami del marzo 2011.
Completerà, poi, il programma un incontro con il regista Itaru Kato e i suoi giovani studenti Tatsuya Oka, Hiroko Funayama e Yuka Maeda. Partecipano alla discussione anche Rossella Menegazzo (professore associato di Storia dell’arte dell’Asia Orientale presso l’Università degli Studi di Milano), Cristina Formenti (dottoranda in cinema presso l’Università degli Studi di Milano) e Sumiko Furukawa (studentessa dell’Università degli Studi di Milano e originaria della provincia di Yamagata che ha dato lo spunto per questo scambio).
Programma della giornata e schede film
CORTOMETRAGGI ANIMATI
YUGEJII
R.: S. Sawamura, Giappone, 5’, 2013, colore.
Le vicende di un bimbo e un anziano dai caratteri tipicamente anime diventano pretesto per riflettere sul tema alimentare e sull’insaziabilità dell’uomo verso ciò che la natura offre.
KYŌSHITSU NO KAIDAN/LA SCALA DELL’AULA
R.: T. Yanagiya. Giappone, 7’, 2013, colore.
Una studentessa di liceo affronta una scala che sembra non avere fine, unica figura reale in un’atmosfera di sogno dove tutti sono ombre. Per contrastare queste presenze a lei estranee o addirittura avverse ha solo due oggetti: una tela vuota e un pennello.
DEIDORO/LAVA
R.: H. Funayama. Giappone, 3’, 2013, colore.
Ritmi di tamburi e immagini si susseguono veloci e apparentemente slegati, offrendo spunti di riflessione sulle problematiche della società contemporanea e sul tema della globalizzazione.
La regista Hiroko Funayama sarà presente in sala.
MAEDAKARUTA/GIOCO DI CARTE DI MAEDA
R.: Y. Maeda. Giappone, 10’, 2012, colore.
Il racconto delle tre fasi di un’immaginaria partita a carte con la vita, reso attraverso una mescolanza di estetiche proprie della moderna computer grafica e del più tradizionale disegno animato. La regista Yuka Maeda sarà presente in sala.
DOCUMENTARIO
LA CITTÀ DI MINAMISOMA A GENCHŌKU. GLI ABITANTI DELLA MIA CITTÀ
R.: T. Oka. Giappone, 64’, 2013, colore, v.o. sott. ing.
Il racconto silenzioso e freddo di un paese colpito dalle radiazioni della centrale nucleare di Fukushima, in seguito ai tragici eventi dell’11 marzo 2011. A restituire il dramma che ha toccato questi territori non è un semplice regista, ma uno dei suoi abitanti.
Il regista Tatsuya Oka sarà presente in sala.
A seguire, incontro con Itaru Kato, Tatsuya Oka, Hiroko Funayama, Yuka Maeda, Rossella Menegazzo, Cristina Formenti e Sumiko Furukawa.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per maggiori informazioni: www.docucity.unimi.it