Nihon no natsu 3: uchiwa, l’indispensabile ventaglio.

 

 

Non c’è estate, in Giappone, senza il ventaglio. Non un ventaglio pieghevole, il sensu, che ha una storia lunga ed è utilizzato non tanto e non solo come agente rinfrescante, ma per la sua potente simbologia. Se infatti il ventaglio di grandi dimensioni era utilizzato anticamente da alcuni grandi feudatari come insegna, il ventaglio dipinto o decorato veniva e viene tuttora utilizzato dagli attori del come simulacro di oggetti e azioni, mentre nelle danze tradizionali le geisha lo utilizzano per alludere a riferimenti naturali e allo scorrere delle stagioni ed è impiegato in molte altre occasioni, come nella cerimonia del tè, ad esempio.

Piuttosto, è allo uchiwa che pensiamo quando pensiamo all’estate in Giappone. Il ventaglio rigido e piatto, dalla forma spesso tondeggiante, dalle decorazioni sottilmente allusive alla stagione (erbe, pesci rossi, insetti, o eleganti calligrafie) o con motivi decorativi tipici del periodo Edo (a griglia, a righe verticali, a scacchiera) onnipresente e distribuito ai passanti, in una versione più ordinaria – il più delle volte in plastica – agli angoli delle strade,  o nei grandi magazzini, nei locali pubblici, alle stazioni del metrò, come omaggio pubblicitario che sarebbe impossibile non apprezzare.

Negli uchiwa di pregio, i supporti possono variare a seconda che vengano prodotti da artigiani di Kyōto o da artigiani della regione di Tōkyō. Se prodotti nell’antica capitale imperiale, infatti, i manici e la nervatura su cui è stesa la superficie di carta pregiata washi o di cotone saranno in cedro di Kitayama, mentre se fabbricati dai discendenti dei celebri artigiani di Tateyama, nella prefettura di Chiba (poco lontano da Tōkyō), la base sarà in bambù, secondo la squisita tradizione del periodo Edo.

Una vecchia cartolina pubblicitaria d'estate del grande magazzino Loft.

Comunque sia, di pregio o meno, infilati nel morbido obi di uno yukata durante un matsuri, mossi ritmicamente per scandire una danza o semplicemente agitati con frenesia per una spasmodica ricerca di fresca brezza,   gli uchiwa restano sempre la suggestiva immagine dell’estate giapponese.