Setsuko a Lugano, una performance.

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Ci hai regalato emozioni, Setsuko.

Nel pomeriggio freddo sul lago, fra persone amiche o solo curiose. Emozione dopo emozione, Setsuko, abbiamo ascoltato la tua voce, il nostro sguardo sulle tue mani, sul tuo corpo in movimento e in quiete. Sulla tua passione e sulla tua stanchezza.

Abbiamo cercato di capire, Setsuko, di cogliere appieno quello che ci stavi trasmettendo,  con gli occhi del cuore.

Quei tratti potenti d’inchiostro,  disperati nel ricordo di Hiroshima e Aushwitz, restano incisi nei lini bianchi come nel nostro ricordo. Ci resteranno dentro ancora a lungo, Setsuko. Ci raccontavano della disperazione e della speranza.

E i versi di Tōge Sankichi, sussurrati da te esausta in giapponese, da Franco Ravera in italiano, come potremmo dimenticarli?  Scuotono le nostre coscienze. E il gesto estetico della tua singing action si trasforma così in un richiamo etico che ci accompagna nel ritorno a casa.  Che non ci lascia soli. Che custodiamo – grati – come un regalo bello e inaspettato.

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Ridatemi mio padre, ridatemi mia madre,

ridatemi mio nonno, ridatemi mia nonna,

ridatemi i miei figli

ridatemi me stesso

ridatemi tuttigli esseri umani a me cari.

 

Finché ci sarà vita

finchè ci sarà il mondo degli esseri umani

Ridatemi la pace

La pace che non avrà mai fine.

 

 

 

 

La performance di Setsuko, che ha visto la partecipazione straordinaria dell’attore Franco Ravera, si è tenuta a Lugano, in occasione della rassegna Nippon, sabato 29 gennaio 2011.

La poesia recitata da Setsuko è stata scritta nel 1951 dal poeta Tōge Sakichi (1917-1953), sopravvissuto al bombardamento di Hiroshima, la cui opera poetica è testimonianza.

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