Racconti di pioggia e di luna, un viaggio nel cinema giapponese al Centro di Cultura Giapponese di Milano.

 

Racconti di pioggia e di luna

Viaggio nel cinema e nella cultura giapponesi 

attraverso una rassegna di film 

curata da Giampiero Raganelli.

8 INCONTRI 

a partire da venerdì 9 gennaio 2015 

ore 19.00 

 

Le proiezioni saranno precedute 

da una breve presentazione.

 

Ingresso libero con tessera associativa.

Prenotazione obbligatoria al 338.1642282

oppure con una mail a:

antogiulia@gmail.com 

 

Programma:

9 gennaio 2015 ore 19,00
Dopo la pioggia / Ame agaru (1999) di Koizumi Takashi, 91’
L’ultimo progetto di Kurosawa Akira, fatto vivere dagli stretti collaboratori del Maestro, seguendo fedelmente i suoi appunti e la sua sceneggiatura, terminata poco prima della morte e tratta dal suo prediletto scrittore Yamamoto Shūgorō. Un rōnin si rifugia, per la pioggia torrenziale, in una locanda e diviene insegnante di spada nel vicino dojo, suscitando la rivalità dei samurai locali. Il buon vecchio film di samurai d’atmosfera, in cui aleggia l’anima di uno dei più grandi registi della storia del cinema.
16 gennaio ore 19,00
Colorful (2010) di Hara Keiichi, 126’
Dall’autore dell’anime di grande successo Un’estate con Coo, e da un romanzo di Mori Eto, un film d’animazione fantastico che racconta dell’anima di un defunto cui, alle soglie del Paradiso, viene data la possibilità di rivivere nel corpo di un quattordicenne, fatto risvegliare dallo stato di coma. Una storia di redenzione in un film dove la sofferenza è palpabile, una riflessione sul senso e sull’importanza della vita.
20 febbraio ore 19,00
La terra della speranza / Kibō no kuni (2012) di Sono Sion, 133’
Una famiglia vive in una piccola fattoria che si trova ai limiti di una zona contaminata dalle radiazioni di una centrale nucleare esplosa a seguito di un terremoto. I figli scelgono di evacuare, i vecchi rimangono. Uno dei primi film a riflettere sulla tragedia di Fukushima. Dal nuovo genio ribelle del cinema giapponese Sono Sion.

6 marzo ore 19,00
Omaggio a Oshii Mamoru
Tokyo Scanner (2003) di Matsu Hirohaki (supervisione di Oshii
Mamoru), 20’
L’esperienza visiva di sorvolare la città di Tokyo, scandagliata nelle suearchitetture, nei suoi minimi dettagli urbani da zoom generati da lenti potentissime.
Open your Mind / Mezame no hakobune (2005) di Oshii Mamoru, 36’
Opera musicale in tre atti creata per l’Expo di Nagoya. Un viaggio psichedelico in un pianeta vivente popolato da creature mitologiche. Opera dell’eclettico animatore Oshii Mamoru.
20 marzo ore 19,00
I fantasmi di Yotsuya del Tōkaidō / Tōkaidō Yotsuya kaidan (1959) di Nakagawa Nobuo, 76’

La più famosa delle storie di fantasmi giapponesi, scritta nel 1825 da Nanboku Tsuruya IV come dramma kabuki, con tutti gli ingredienti tipici del genere kaidan: tradimento, assassinio e vendetta di spettri. Il più riuscito tra i tanti adattamenti nella settima arte dell’opera, per mano di un grande maestro del cinema gotico.

27 marzo ore 19,00

Remember Pearl Harbor
Momotarō, the Sea Eagle / Momotaro no umiwashi (1943) di Seo Mitsuyo, 37′
Film d’animazione di propaganda che vede il popolare personaggio del folklore Momotarō a capo di una banda di animali antropomorfi in stile disneyano, impegnati in eroiche azioni belliche tra cui il bombardamento di Pearl Harbor.
La guerra sui mari dalle Hawaii alla Malesia / Hawai Marē oki kaisen
(1942) di Yamamoto Kajirō, 116’
Manifesto celebrativo del primo anniversario di Pearl Harbor. Reclutata anche la divina Hara Setsuko. Spettacolare, per l’epoca la ricostruzione dell’attacco mediante modellini, opera del tecnico degli effetti speciali Tsuburaya Eiji che avrebbe poi realizzato Godzilla.
10 aprile ore 19,00
La danzatrice / Maihime (1989) di Shinoda Masahiro, 123′
Fine Ottocento: durante il suo soggiorno a Berlino per motivi di studio, un giovane ufficiale medico si innamora di una ballerina tedesca. Dallo struggente romanzo autobiografico di Mori Ōgai, un film che racchiude le antinomie cruciali dell’Epoca Meiji, libertà individuali e rigidi valori tradizionali, modernizzazione occidentale e cultura giapponese, nel conflitto dell’autore tra i propri sentimenti e la fedeltà alla nazione.
17 aprile ore 19,00
Yumeji (1991) di Suzuki Seijun, 128′
Una storia di fantasmi costruita attorno alla biografia di Yumeji Takehisa, pittore dell’Epoca Taisho.  

 

Centro di Cultura Giapponese di Milano
Via Lovanio, 8 – 20121 Milano
(MM 2 Moscova, bus 94)

Anche su Facebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *