Spiedini di ricciola ai porri
Buri to negi no kushiyaki
Preparazione: 10 minuti.
Marinata: 30 minuti.
Cottura: 10 minuti.
300 g di ricciola freschissima . 2 porri . 1 limone . 12 peperoncini verdi non piccanti . sanshō*
Le dosi sono per 4 persone.
Marinata:
4 cucchiai di salsa di soia . 1 cucchiaio di mirin . 1 cucchiaio di zucchero
Tagliare la ricciola a cubetti col lato di circa 3-4 cm e farla insaporire nella marinata per 30 minuti in frigorifero. Nel frattempo lavare i porri, asciugarli e tagliarli a pezzi cilindrici di 3 cm. Tagliare il limone a quarti. Lavare i peperoncini verdi e asciugarli.
Infilzare su spiedini di bambù i bocconi di pesce, alternati con tocchetti di porro, e cuocerli alla brace, o in padella antiaderente, a fuoco medio, spennellandoli due o tre volte con la marinata.
Far saltare velocemente i peperoncini in padella, con pochissimo olio, intingerli in salsa di soia e scolarli. Servire gli spiedini disposti in modo asimmetrico su piatti rettangolari, accompagnando ogni porzione con 3 peperoncini verdi e un quarto di limone. Insaporire di sanshō soltanto gli spiedini.
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Anche questa deliziosa ricetta ci viene proposta da Graziana Canova Tura nel suo indispensabile manuale:
Il Giappone in cucina
Milano, Ponte alle Grazie, 2015.
*Il sanshō (nome latino Zanthoxylum piperitum) è un’erba aromatica chiamata “pepe giapponese”, anche se in realtà col pepe ha poco a che fare: ha un gradevole profumo e non è piccante; si usano le prime tenere foglioline (kinome) oppure i granelli polverizzati.