Patate dolci fritte
Satsumaimo no karintō
Preparazione: 30 minuti.
Cottura: 15 minuti.
300 g di patate dolci (sbucciate circa 200 g) . 75 g di zucchero . olio per friggere . sesamo nero (facoltativo)
Privare della buccia le patate, tagliandola via ben spessa, lavarle, tagliarle a pezzi lunghi 6 cm e poi a bastoncini un po’ più piccoli delle nostre patate fritte. Metterle poi in acqua fredda per circa 15 minuti, scolarle e asciugarle bene.
In una padella per fritti (o nel wok) scaldare a 170° C dell’olio e cuocervi le patate finché non sono croccanti e dorate ma non scure. Toglierle dall’olio, porle su carta assorbente e tenerle al caldo.
In una casseruola larga versare lo zucchero con 2 cucchiai d’acqua, porre sul fuoco, far raggiungere il bollore e tenere d’occhio quando lo zucchero comincia ad addensarsi. Togliere i recipiente dal fuoco, mescolare con un cucchiaio di legno per pochi secondi finché lo zucchero diviene bianco e appiccicoso: fare molta attenzione perché, se si mescola troppo, lo zucchero si rapprende in blocchetti durissimi e diviene inutilizzabile.
Versarvi le patate fritte, calde, mescolare delicatamente, in modo che vengano avvolte dallo zucchero, cercando du tenerle distese e separate, altrimenti formeranno un blocco impresentabile. Servirle, calde o fredde, su piattini da dolci ricoperti da tovagliolini d carta piegati ad arte. Si possono cospargere di sesamo nero.
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Questa deliziosa ricetta è presentata da Graziana Canova Tura nel suo indispensabile manuale:
Il Giappone in cucina
Casa editrice Ponte alle Grazie, Milano, 2006.
Il volume è di prossima, attesissima, ristampa.