Questo mese: patate dolci fritte!

 

Al mercato del mattino, asa no ichi. Takayama, 2013

 

Patate dolci fritte

Satsumaimo no karintō

 

Preparazione: 30 minuti.

 

Cottura: 15 minuti.

 

300 g di patate dolci (sbucciate circa 200 g) . 75 g di zucchero . olio per friggere . sesamo nero (facoltativo)

 

Privare della buccia le patate, tagliandola via ben spessa, lavarle, tagliarle  a pezzi lunghi 6 cm e poi a bastoncini un po’ più piccoli delle nostre patate fritte. Metterle poi in acqua fredda per circa 15 minuti, scolarle e asciugarle bene.

In una padella per fritti (o nel wok) scaldare a 170° C dell’olio e cuocervi le patate finché non sono croccanti e dorate ma non scure. Toglierle dall’olio, porle su carta assorbente e tenerle al caldo.

In una casseruola larga versare lo zucchero con 2 cucchiai d’acqua, porre sul fuoco, far raggiungere il bollore e tenere d’occhio quando lo zucchero comincia ad addensarsi. Togliere i recipiente dal fuoco, mescolare con un cucchiaio di legno per pochi secondi finché lo zucchero diviene bianco e appiccicoso: fare molta attenzione perché, se si mescola troppo, lo zucchero si rapprende in blocchetti durissimi e diviene inutilizzabile.

Versarvi le patate fritte, calde, mescolare delicatamente, in modo che vengano avvolte dallo zucchero, cercando du tenerle distese e separate, altrimenti formeranno un blocco impresentabile. Servirle, calde o fredde, su piattini da dolci ricoperti da tovagliolini d carta piegati ad arte. Si possono cospargere di sesamo nero.

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Questa deliziosa ricetta è presentata da Graziana Canova Tura nel suo indispensabile manuale:

Il Giappone in cucina

Casa editrice Ponte alle Grazie, Milano, 2006.

Il volume è di prossima, attesissima, ristampa. 

All'ingresso del ristorante. Kyoto, agosto 2013. Fotografia di Elisa Abbiati.

 

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