Questo mese: fritto vegetariano!

Shōjin age

Fritto vegetariano


Preparazione: 30 min.

Cottura: 15 min.

 

1 carota . 20 fagiolini . 8 funghi champignon . capelli d’angelo ( o pasta sōmen) . 6 cm di daikon . olio per fritture

 

Per la pastella:

1 tazza di farina bianca

 

Per la salsa:

12 cucchiai di brodo dashi . 4 cucchiai di salsa di soia . 4 cucchiai di mirin

Le dosi sono per 4 persone.

 

Prima di tutto preparare la salsa mescolando gli ingredienti in un pentolino, portare a bollore, spegnere il fuoco e lasciar raffreddare.

Pulire la carota e i fagiolini e tagliarli a fettine sottili, quasi a fiammifero. Pulire i funghi e tenere le cappelle intere (usare il gambo per altra ricetta). Tagliare i capelli d’angelo (diritti, non a matassina) in 40 pezzetti lunghi 3 cm e riunirli a cinque per volta bagnandoli con un po’ d’acqua a un’estremità in modo che si uniscano a ventaglio. Grattugiare il pezzo di daikon e strizzarlo con la mano.verdure a takayama

Preparare la pastella: versare ¾ di tazza di acqua gelata in una terrina, unire la farina in un colpo solo e mescolare lentamente, per pochissimo tempo, lasciando i grumi che non si fossero sciolti. Far scaldare a 170° C ½ pentola di olio per fritti (meglio usare la padella cinese wok).

Dividere carota e fagiolini in piccoli mucchietti, mescolarne uno per volta con un po’ di pastella e lasciarli scivolare via via nell’olio dove devono friggere lentamente per pochi minuti senza colorire.

Passare la parte inferiore delle cappelle dei funghi sulla pastella in modo che la parte superiore resti visibile e cuocerli nello stesso olio. Friggere poi i ventaglietti di capelli d’angelo, ponendo prima nell’olio l’estremità che li tiene uniti. Man mano che la frittura è pronta va posata su carta da cucina che ne assorba l’unto.

Servire su piatti ricoperti da un tovagliolino di carta piegato ad arte accompagnati da ciotoline con la salsa, nella quale si scioglierà un po’ di daikon grattugiato. Gustare ogni boccone dopo averlo intinto nella salsa.

 

Questo piatto potrà apparire leggerino agli occhi occidentali, ma bisogna ricordare che non è un “secondo”; si tratta semplicemente di una tra le tante minuscole portate.

 

Per un piccolo, raffinato fritto vegetariano bastano alcuni bocconcini di zenzero e zucca disposti su carta apposita e serviti in cestelli di bambù.

Altre  stuzzicanti ricette potrete trovarle nel libro di Graziana:

Il Giappone in cucina,giappone cucina cop

Milano, Ponte alle Grazie, 2006.

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