Ritornare a Parigi vuol dire (anche) ritrovare le file davanti ai ristoranti giapponesi in rue Sainte-Anne e vedersi confermare che sì, la passione per la cucina giapponese non accenna a diminuire. Appena tornata dal Giappone e ancora nelle narici e sulle papille e negli occhi gli odori, i sapori, i profumi e i colori della cucina giapponese e dei suoi ingredienti gustosi, non sento la necessità di aggredire una ciotola fumante di ramen come sembrano voler fare le persone che sono qui in fila. Noi ci infiliamo in un ristorante cambogiano timidamente nascosto fra questi ristoranti giapponesi o pseudo tali (anche qui, ormai, non sono tutti doc e spesso i proprietari sono asiatici ma non giapponesi e propongono una cucina che di giapponese ha solo i nomi, ma per chi sa ben cercare c’è ancora qualche locale davvero nipponico e che merita una visita).
E intanto le file crescono attorno a noi. Continuano a crescere.