Poesie d’agosto, poesie d’estate. Oggi: Koike Masayo.

Da una stampa di Tsukioka Kōgyo (1869-1927), Yamauba, dalla serie Noh Gaku Hyaku Ban (Cento drammi non), 1903 circa.

 

Il sentiero delle bestie

 

Per un sentiero d’estate

incontrai la strega dei monti

un vecchio scampolo avvolto in testa

ai fianchi pendevano brandelli di tessuto

e una rudimentale mannaia

nel passarle accanto

quella lama

clin,

risuonò

con il suo pesante scintillio

 

un dente all’angolo della bocca aperta

 

nella montagna estiva

che traboccava di verde

una piccola oscurità nella bocca della strega

tutti i suoni della montagna

venivano risucchiati nell’ordine, uno per uno

 

come un fumo astuto

senza svelare il tuo nome

tenuta a distanza dalla gente

e tu lo sapevi bene

strega che scendevi la montagna

 

un giorno d’estate di ormai trent’anni fa

 

quella strega

chi poteva essere se non io?

 

il sentiero delle bestie

“viviamo nascosti” rimbalzò l’eco di una voce

nemmeno una mosca

avrebbe saputo raggiungere

quella schiena solitaria

(1999)

 

Koike Masayo

(n. 1959)

 

Traduzione di Alessandro Clementi degli Albizzi.

 

Da: Poeti giapponesi, a cura di Maria Teresa Orsi e Alessandro Clementi degli Albizzi,

Torino, Einaudi, 2020, pp. 245-247.

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