Come alberi di cera, cinque aguzzi pini
crescono in una fenditura del terreno.
Subito dopo la pioggia, ecco i fiori
di muschio che si riflettono in una pelle di granito.
Nel profondo e silenzioso andare e venire
di formiche e funghi
si disfano i templi della collina e
muoiono gli spiriti del fiume.
Kusano Shinpei
(1903 – 1988)
Da La protesta poetica del Giappone, Antologia di cent’anni di poesia giapponese a cura di Dacia Maraini e Michiko Nojiri, Roma, Officina Edizioni, 1968, p. 69.
* Per chi ha voluto condividere con me l’avventura di un viaggio appassionante dentro alla poesia giapponese. Grazie del vostro entusiasmo, della curiosità, delle emozioni condivise. Grazie!