In risposta al mio recente post
https://www.rossellamarangoni.it/odio-lestate-sembra-dire-il-poeta.html
la cara amica Graziana Canova Tura ha scritto questo evocatore
Controcommento:
finalmente è estate… mi dispiace tanto per te, e condivido il tuo disgusto per i lati sgradevoli (umani) dell’estate, ma visto che io sto bene solo due mesi all’anno, lasciatemeli godere, con tutte le cose che mi confortano per così breve tempo: il verde glorioso delle montagne ripide di fronte a me, che sembrano quelle polinesiane; il venticello lacustre che si alza all’ora esatta ogni giorno, il sole sulla pelle che dà energia al corpo come se avessi messo due dita in una spina elettrica per ricaricarmi, il frinire delle cicale, il profumo di spiedini di sarde che ricorda il molo di Riccione in estati lontane…. I vestiti leggeri, senza quei chili di cappotti e altro che ci pesano addosso d’inverno, il profumo del bosco rigoglioso dopo un temporale, il gelato al tè verde, dolce-amaro, i fuochi d’artificio sulla montagna, e poi i ricordi delle feste in Giappone: tra tutte obon con le danze, le bancarelle, le lanterne, altri fuochi d’artificio, i ventagli che si muovono lenti, i bambini, gli yukata, le lucciole!
Graziana
Ahah, mi sento molto più d’accordo con Graziana ;)