Mi hanno regalato una poesia.

Fra gli alberi antichi. Eiheiji, monastero zen fondato da Dōgen Zenji nel 1243. Fukui-ken. Estate 2007.

 

Questo Natale mi è stata regalata una poesia.

La poesia come dono:  ecco un pensiero prezioso.

E poiché ogni emozione bella va condivisa, eccola, questa poesia, farsi nuovo dono. Per voi che leggete.

Qui.

 

Dall’immagine tesa

vigilo l’istante

con imminenza di attesa –

e non aspetto nessuno:

nell’ombra accesa

spio il campanello

che impercettibile spande

un polline di suono –

e non aspetto nessuno:

fra quattro mura

stupefatte di spazio

più che un deserto

non aspetto nessuno:

ma deve venire;

verrà, se resisto,

a sbocciare non visto,

verrà d’improvviso,

quando meno l’avverto:

verrà quasi perdono

di quanto fa morire,

verrà a farmi certo

del suo e mio tesoro,

verrà come ristoro

delle mie e sue pene,

verrà, forse già viene

il suo bisbiglio.

 

Clemente Rebora

1920

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *