Stiamo dimenticando il Giappone? C’era da aspettarselo.
Scivolano lente e inesorabili le notizie dalla prima pagina del quotidiano verso un oscuro trafiletto. Dal titolo urlato al corpo 9.
Stiamo dimenticando le immagini dell’orrore, stiamo solo sfogliando distrattamente i file su di una tavoletta nera, come dando per scontato il resto: la ricostruzione, la forza di volontà, le risorse. Certo, ci sono, ma l’empatia si è fatta distratta…
Non mi rassegno.
Perchè occorre ricordarlo, il Giappone.
Occorre ripensare ai luoghi, rivivere i momenti, sentire acuta la nostalgia delle persone.
La fatica di ricominciare, la necessità di ricordare. Essere lontani è doloroso.
L’empatia non è più quella di un tempo, già. Eppure ci deve essere un modo per sfuggire all’ineluttabile smemoratezza.
Tornare in Giappone, ad esempio.
Sì, c’è bisogno di tornare in Giappone. Per turismo, per passione, per unirsi ai gruppi di volontari da tutto il mondo che rimuovono le macerie. Tanti sono i modi e ognuno può trovare il proprio modo.
Per ricordare, per ricostruire, per non abbandonare il Giappone.