L’autunno, la sera. E la voce amica di Takuboku.

Da qualche parte a Gion. Una sera del 2009.

 

 

 

 

Hi wa ochinu

kumo wa

chigirenu

tsuki wa imada

yuube no sora no

sanagara ware wa.

 

Calato il sole

si spargono le nubi,

la luna appare –

Come mi riconosco

nel cielo della sera.

 

 

Ishikawa Takuboku

(1885-1912)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *