La massa vermiglia della parte superiore della pagoda dello Zōjōji, uno dei più importanti complessi templari zen della capitale shogunale e tempio famigliare dei Tokugawa, occupa la parte destra di questa veduta e monopolizza lo sguardo dell’osservatore. Si tratta di un’ennesima scelta audace dell’artista, che decide qui di mostrare solo parzialmente l’edificio che era parte del mausoleo del secondo shōgun, Hidetada, collegato alla costa meridionale della collina su cui sorgeva la tomba stessa dello shōgun. La costruzione è circondata dal verde, la cui massa si diceva facesse da barriera contro gli incendi.
La scena è divisa verticalmente dal corso del fiume Furukawa, che serpeggia da nord-est a sud-ovest costeggiando la massa vermiglia del tempio ed è attraversato dal ponte Akabane. Sull’altra riva del fiume, oltre gli alberi, è la lunga teoria di edifici che compongono la residenza del daimyō Arima, un feudatario del Kyūshū. Oltre gli edifici, sul fondo a sinistra, si distingue la torre antincendio più alta della capitale.
La stampa è anche divisa orizzontalmente da una nube stilizzata. Dietro a questa, nel mezzo della scena, sono individuabili in lontananza 6 stendardi che indicano il tempio shintō Suitengō, celebre per la protezione delle partorienti. La località era particolarmente affollata il 5 di ogni mese, giorno in cui il luogo di culto veniva aperto al pubblico.
Andō Hiroshige (1797-1858), Meisho Edo hyakkei (Cento vedute di luoghi famosi di Edo, 1856-1858).