Calendario Hiroshige. Una veduta di Edo a settimana. Aceri a Mama.

 

Hiroshige, Mama no momiji tekona no yashiro tsugihashi (Aceri a Mama, santuario di Tekona e il ponte annesso), 1857.

 

Ai tempi di Hiroshige la località di Mama distava una decina di miglia dal centro di Edo ciò nonostante la bellezza dei suo aceri, soprattutto in autunno, la rendeva meta prediletta di gite. Nei tempi più antichi la fama del luogo era dovuta a un particolare albero, dalle dimensioni imponenti, forse quello a cui allude  l’artista scegliendo di inquadrare la scena fra due possenti tronchi. 

Oltre la cortina del fogliame dagli splendidi colori autunnali (l’arancione era prodotto da ossido di ferro, purtroppo scurito dal tempo), in lontananza, è il tempio shintō dedicato a Tekona, una fanciulla bellissima il cui sorriso è cantato dal poeta Takashi Mushimaro (VIII se.) nell’antologia poetica Man’yoshu, (Raccolta delle diecimila foglie). Secondo una leggenda la fanciulla, contesa da troppi spasimanti,  si sarebbe gettata nel fiume in questa località e qui, nel 1501 l’abate di un tempio vicino eresse un piccolo altare che presto divenne luogo di culto e meta di pellegrinaggio.

Oltre il padiglione del tempio si vede il ponte sul Sumidagawa mentre sul fondo si stendono risaie e boschi che raggiungono la striscia chiara del mare. Sullo sfondo la catena dei monti Tsukuba si staglia contro il cielo, sul rosseggiare del tramonto.

 

Andō Hiroshige (1797-1858), Meisho Edo hyakkei (Cento vedute di luoghi famosi di Edo, 1856-1858).