Segnalo con grande piacere la pubblicazione dell’importante e inedito lavoro sulla pittura warli di Roberta Ceolin, studiosa di culture tribali del subcontinente indiano che stimo e cara amica.
Scoperte dal mondo dell’arte solo negli Anni Settanta del Novecento, le pitture monocrome della cultura warli sono basate su motivi geometrici e figure di forma triangolare e si distinguono dalle pitture popolari policrome della tradizione indiana. Il bianco che si staglia sulla superficie delle pareti di fango rosso-bruno, all’interno delle abitazioni, sembra abbagliare come per magia l’ambiente durante la stagione dei matrimoni.
L’interno del chavuk, il quadrato magico, si anima di paesaggi dove si intersecano e moltiplicano figure umane e animali in continuo movimento sincronico, sciamani e streghe, alberi fantastici ed elaborati motivi decorativi: al centro, la figura della Dea Madre che attribuisce alle donne warli poteri particolari, perché generatrici di vita.
La pittura warli con la sua esuberanza e vitalità è un flusso ininterrotto, le cui origini sono rintracciabili nel tempo remoto della storia dell’Uomo: sono infatti singolari le continuità culturali e iconografiche con le pitture rupestri mesolitiche dell’India centrale; ma è al tempo stesso un’arte inesauribile e in grado di reinventarsi, proiettata nel futuro e fonte di ispirazione per l’arte contemporanea.
Scrive l’autrice: “Il testo, nato dalla mia ricerca sul campo, rigoroso nell’esposizione e nelle citazioni delle fonti, è stato scritto con un linguaggio non troppo “accademico”, affinché possa essere letto non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da quanti vogliano vivere un’avventura in un mondo ancora poco conosciuto. Lo scritto è corredato di 16 pagine a colori, con fotografie da me scattate durante i miei viaggi e una ventina di immagini in bianco/nero”.
Il prezzo di copertina è di Euro 22.
Il libro può essere ordinato qui:
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Roberta Ceolin, studiosa e collezionista, ha visitato per i suoi interessi storico-artistici, archeologici e antropologici molti Paesi dell’Asia. Da oltre trent’anni compie ricerche sul campo, focalizzandosi sulle popolazioni indigene del subcontinente indiano; a questo scopo ha compiuto molteplici viaggi nelle aree più impervie e remote dell’India, alla ricerca delle popolazioni tribali meno conosciute.
Ha pubblicato svariati articoli su riviste specialistiche e organizzato mostre sull’argomento in Italia e all’estero; cultrice della materia, ha collaborato con enti culturali e tenuto lezioni e conferenze in diversi atenei. Le sue collezioni del mondo tribale indiano sono state ospitate in prestigiose sedi museali. A lei si devono anche le numerose fotografie che corredano il volume.
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