Jigoku nashi
gokuraku no nashi
ware mo nashi
tada aru mono wa
hito to banbutsu.
Nè inferno né paradiso né io. Tutto quanto esiste è l’uomo e la moltitudine delle cose.
Yamagata Bantō
(1748-1821)
Da Yume no shiro (Al posto dei sogni). Traduzione di Adriana Boscaro.
Yamagata Bantō, figlio di contadini e mercante egli stesso, fu un intellettuale di periodo Edo fortemente influenzato dalle idee e dalle scienze occidentali.
Su di lui è possibile leggere alcune pagine di Katō Shuichi in Storia della letteratura giapponese, 2 vol., Dal XVI al XVIII sec. (Venezia, Marsilio, 1989).
Yume no shiro, la sua opera più celebre, composta probabilmente fra il 1802 e il 1820, è un compendio della conoscenza delle scienze occidentali acquisita in Giappone sino alla seconda metà del XVIII secolo. Fu pubblicata solo nel 1916, anche se alcune parti dovettero circolare, almeno a livello di manoscritti, durante la vita dell’autore e, in generale, in epoca Edo.