Poesia di primavera
ハルノウタ
Scrivo il carattere primavera
e guardandolo con attenzione
vedo che nasconde il sole nel petto
e se piano lo sfoglio
di sicuro un gallo canterà scuotendo la cresta
canta perché vuole cantare
anche senza molta esperienza
sognando appassionatamente
scrivo perché voglio scrivere
in ogni angolo del foglio,
le vene della primavera espandono i propri confini
e quando si affida di nuovo
una barchetta di foglie di bambù alle sue fragili
onde increspate
si lasciano dormire le cose accadute
e si avanza tagliando le onde del tempo
fino a a venire spinti su una riva appena nata
un amico che ormai non c’è più accoccolato
era intento a esaminare l’erba
artemisia elicriso fior di loto
non importava il nome
(tutte erbe di promavera)
ciò che strappava con tanto impegno
era la lanugine della terra in primavera
che non lasciava sfuggire neppure un lamento
ciò che germogliava in forma di fiamma
e sembrava la promessa del tempo
quella volta in silenzio io lo accettavo
scrivo di seguito più volte
il carattere primavera 春
e così facendo il sole cala dietro i monti
primavera, primavera, primavera,
come volesse controllare quei segni uno per uno
tramonta con tutto il suo peso
(2015)
Hachikai Mimi
(n. 1973)
Traduzione di Maria Teresa Orsi.
In Poeti giapponesi, a cura di Maria Teresa Orsi e Alessandro Clementi degli Albizzi, Torino, Einaudi, 2020, pp. 284-287.