Il segno (25 novembre)

Un occhio tumefatto. Un segno di violenza.

La pittrice Shima Seien (1892-1970), in questo suo celebre dipinto datato 1918, la raffigura così, la violenza sulle donne.

E lo aveva spiegato, sì, che il livido voleva essere il simbolo dei numerosi abusi inflitti regolarmente dagli uomini alle donne.

In questa che è un’opera “senza titolo”, ma in cui molti ravvisano un autoritratto.

Un’opera diventata suo malgrado segno rivoluzionario di una scelta verso il non-finito, inconcepibile all’epoca nell’ambiente pittorico nihonga, per lo sfondo di un paravento la cui decorazione è solo abbozzata.

Talmente nuova e rivoluzionaria, quest’opera, da far passare sotto silenzio – ai più – quell’occhio, quel livido.

Un segno che non si vuol vedere è forse un segno che non c’è?

Shima Seien (1892-1970), Senza titolo (1918), Osaka City Museum of Fine Arts.
One time fair use.

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