Miso rāmen
Preparazione: 1 ora.
Cottura: 1/2 ora.
8 tazze di brodo di pollo . 200 g di pollo o maiale (tagliato a fettine sottili) . olio . salsa di soia . 2 cucchiai di miso . 2 cucchiai di sake . 2 cucchiaini di zucchero . 150 g di spinaci . 300 g di rāmen (spaghetti di tipo cinese) . 2 cucchiai di sesamo bianco tostato . 10 cm di porro . 1 cucchiaio di zenzero fresco . shichimi tōgarashi
Le dosi sono per 4 persone.
Far rosolare la carne in padella con poco olio, unirvi 4 cucchiai di salsa di soia, il miso, il sake, lo zucchero e lasciar insaporire. Lavare e scottare gli spinaci, strizzarli e tagliarli a pezzetti, lasciandoli allineati. Pestare grossolanamente i semi di sesamo, tritare il porro e lo zenzero.
Cuocere la pasta (seguire eventualmente le istruzioni sul pacchetto), scolarla, dividerla in 4 grandi ciotole, versarvi sopra il brodo bollente, la carne con il sugo e gli spinaci sistemati da un lato.
Unire infine, per ogni ciotola, 1 cucchiaino di salsa di soia, il sesamo, il porro e lo zenzero tritati e servire con poco shichimi tōgarashi.
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L’origine di questo piatto è cinese (in Giappone viene chiamata chūka soba, “soba cinese”).
Ma ormai le contaminazioni sono tali che mi è sembrato giusto far conoscere anche il rāmen. I modi in cui viene servito sono davvero infiniti, gustosi e sorprendenti. Consiglio vivamente, a chi si trovasse a visitare il Giappone, di entrare in uno di questi rāmenya e assaggiare ciò che offre, mangiando, spesso in piedi, gomito a gomito con lavoratori in pausa che risucchiano con piacere la specialità del locale. Lo si apprezzerà ancor di più se si avrà nel frattempo visto il delizioso film Tanpopo, di Itami Jūzō (1986).
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Anche quest’anno Graziana Canova Tura sceglierà per noi tante squisite ricette che potrete poi ritrovare, insieme a molte altre gustose proposte di cucina casalinga giapponese, nel suo prezioso manuale:
Il Giappone in cucina
Milano, Ponte alle Grazie, 2015.