Aki ya! Benvenuto autunno!

Matsumura Goshun (1752-1811), Erbe d'autunno. Da una vecchia cartolina inviata da un'amica.

Amo l’autunno, i suoi colori caldi, la nebbia che inizia a salire dai campi il mattino presto, il rosseggiare delle foglie. C’è una qualità diversa di luce nell’aria, ci sono profumi diversi che ti colgono appena entri in un parco o appena esci dalla città, oltre la periferia, oltre le ultime case sparse. Oltre i centri commerciali e gli svincoli.

Via, via, verso i campi e le rogge.

La bellezza dell’autunno è una bellezza pittorica, è una bellezza intima. Forse occorre mettersi in ascolto per coglierla. Essere aperti alle suggestioni. Fermarsi un istante e lasciare fluire i pensieri. Lo sapevano bene i poeti giapponesi del passato, che hanno cantato la bellezza del broccato delle foglie sul fiume Atsuta. (Tutte le sfumature di rosso sono un dono degli aceri). Lo sapevano, sì.

E anch’io lo so.

Che il fascino dell’autunno, una volta scoperto, non ti lascia più.

 

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