Si dice in Giappone che la luna più bella sia quella del quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare, la luna di settembre, ed è per questo che la si ammira guardando il suo riflesso sulla ghiaia del giardino, come al Ginkakuji di Kyōto, dove la luce morbida bagna il cono al centro del giardino, ed è bello osservarla dalla veranda di uno dei padiglioni del tempio.
È la luna cantata dai poeti, è la luna che guardiamo incantati anche noi, stasera.
Waga omoi
tsukikage to nari
Sora ni mitsu.
Diventa chiaro di luna –
la mia meditazione
che riempie il cielo.*
Hino Sōjō
(1901-1956)
* Traduzione di Mario Riccò e Paolo Lagazzi.
mentre galleggi
nel basso orizzonte
culli i sogni