Dalla cara amica Sachiko, un inverno di 6 anni fa, 18° anno dell’era Heisei.
Penso che il contrasto rosso/bianco renda gioiosa questa immagine, nonostante l’immobilità del giardino imbiancato: del resto ricordo sempre che l’associazione di questi due colori, nella cultura giapponese, connota la festa.
Così mi viene spontaneo pensare ai poeti del Kokinwakashū (X sec.): sotto la neve riposano i germogli.
La primavera non tarderà ad arrivare.
E così:
Kimi ga tame
haru no no ni idete
wakana tsumu
waga koromode ni
yuki wa furitsutsu.
Per te
mi reco nei campi primaverili
a raccogliere teneri germogli
mentre sulle mie maniche
incessante cade la neve.
Kōkō Tennō (830-8879
Kokinwakashū, I: 21
a M.
Traduzione di Andrea Maurizi.