Qualche parola sul tè.

Chashitsu nel giardino Isuien. Nara, novembre 2015.

 

Il sentiero del giardino!

Lontano dal mondo effimero

resta un giardino: perché

non cacciare qui la polvere

dai nostri cuori?

 

Sen no Rikyū

(1522-1591)

 

Quando si serve il tè, lo si fa senza alcun pensiero, concentrandosi soltanto sulla preparazione della migliore tazza di tè possibile, ‘proprio per te e solo per te’. Naturalmente questo sentimento si trasmette a chi riceve il tè ed è per questo che egli esprime la propria profonda gratitudine dicendo: “Ti ringrazio veramente”. In quel momento, non vi è bisogno di chiacchiere. Tutte e due le persone si sentono bene l’una con l’altra. Questo si chiama ichigo-ichie. Quando chi serve il tè sente: “Sono così contento di aver potuto offrire il tè e questa persona che adesso posso morire in pace”, e chi prende il tè: “Sono così contento di aver ricevuto questo tè che adesso posso morire in pace”, vuol dire che il vero stato di ichigo-ichie è stato realizzato”.

 

Sen Genshitsu,

XV Grande Maestro della scuola Urasenke

Citato in: Sachimine Hasui, Beatrice Testini, San Sen Sou Moku.

Il giardino giapponese nella tradizione e nel mondo contemporaneo, Padova, CasadeiLibri, 2007, pp. 132-133.

 

Il 21 maggio è la  Giornata Internazionale del Tè.

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