Il caldo sorriso della dea. Forse, in questa dolorosa primavera, ne abbiamo davvero bisogno. Così ricordo la scorsa primavera l’incontro ravvicinato, l’ennesimo, con Okame, (anche Otafuku ossia “tante fortune”, o Ofuku, “grande fortuna”), nell’atrio in penombra dell’Edo-Tokyo Museum, al centro di un gigantesco rastrello portafortuna (kumade) insieme a tanti altri motivi tradizionali di buon auspicio. Okame è l’onnipresente immagine della contadina paffuta e sorridente, simbolo di prosperità e di fertilità, di buon auspicio, di fortuna e felicità. È facile interpretarla come una trasformazione buffa, sorta di caricatura, della ko-omote, la maschera nō per i personaggi di donna giovane e bella, ma Okame ci sorride e ci incoraggia.
Vorrei così, oggi, per tutti noi, il suo franco, aperto sorriso. Per ricordarci, anche, la nostra umanità.