Nella foresta, nessuno. Solo il movimento delle foglie nella brezza che si insinuava insieme alla luce del sole nel fitto della boscaglia. Eravamo in pochi, in quel lontano giorno d’estate, a raggiungere il monastero.
Ma prima di entrare, mi sono arrestata. E incorniciata fra gli alberi, inaccessibile, ho visto la porta.
Tra gli alberi, un’immagine improvvisa di umana bellezza.