Nell’immaginario comune la figura della donna giapponese che sembra ancora perdurare è quella della geisha sotto una cascata di fiori di ciliegio. Eppure le donne nel corso della storia giapponese hanno saputo dar prova di coraggio, energia, resilienza e determinazione. Come la yamanba, la vecchia strega di montagna antropofaga, archetipo del male, sono state demonizzate, percepite come un Altro minaccioso, ridotte al silenzio per secoli, ma hanno ritrovato la voce e elaborato strategie per sottrarsi al modello imposto di una femminilità sottomessa, docile, remissiva.
Questo libro vuole essere un’indagine alla scoperta di indizi di ribellione e istanze di libertà nei comportamenti, nei miti, nelle sottoculture, nella scrittura delle donne giapponesi che hanno inalberato la loro mostruosità come un gesto consapevole di rivolta: yamanba per sempre.
Il testo è accompagnato da una serie di stampe su matrice di legno di epoca moderna (ukiyoe).
Grazie di cuore a chi lo leggerà!